DIARIO DI UNA FOTOGRAFA: PHILIP KERR

Philip Kerr mentre mi dedica "Les Pieges de l'exil" Photo courtesy ©Lombard Philippe


Questo week end ho lavorato al Nice Festival du Livre; chiamarlo lavoro sarebbe esagerato, visto che amo leggere e incontrare gli scrittori, però, dato il caldo infernale che faceva e la luce dura e aggressiva per gli occhi, ritengo che definirlo "lavoro" in questo caso sia appropriato. Ho incontrato molte persone simpatiche e disponibili e poi ho incontrato Philip Kerr; magari sarà anche simpaticissimo, nella vita privata, ma da buon british man, con me è stato gentile, più che simpatico, e va bene così. Se devo esser sincera non avevo in programma di acquistare un suo libro, dal momento che se dovessi comprare i libri di tutti gli scrittori che fotografo andrei in bancarotta nel giro di un pomeriggio... ma il suo "Les Pièges de l'exil" l'ho acquistato volentieri perché ho scoperto che la storia si svolge nella Costa Azzurra degli anni Cinquanta del secolo scorso e il personaggio principale, Bernie Gunther, incontra Somerset Maugham (che è in assoluto fra i miei scrittori preferiti e più amati) e non vedo l'ora di leggere cosa ha scritto Kerr di lui. Inoltre ho trovato commovente che ci fosse ancora qualcuno che apprezza Somerset Maugham, perché solitamente, quando io lo cito, la gente mi guarda con gli occhi da pesce lesso e non sa assolutamente di chi io stia parlando. In pratica, Philip Kerr mi ha fatto sentire meno sola in questo mondo difficile. 


Nizza, 2 Giugno 2017 (da Diario di una fotografa di Monica Cillario)

©MonicaCillario, tutti i diritti riservati.



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