L'HO LETTO E VE LO CONSIGLIO: LA SERA A ROMA



"Spostai lo sguardo all'interno del mio studio; Ero circondato dalle fotografie a cui tenevo di più e dai miei libri. Già, i libri. Compagni fedeli  della mia vita, amici intelligenti, silenziosi, che mi avevano guidato, divertito, appassionato, mi avevano insegnato quasi tutto quello che sapevo. Guardandoli, ebbi la sensazione che, prima o poi, li avrei traditi. Era inutile illudermi: molti di loro, agognati da tempo, sarebbero rimasti intonsi sugli scaffali della mia libreria. Me ne sarei andato prima, senza mai aver sfiorato i Dialoghi di Platone, Tacito, Seneca. sant'Agostino sarebbe stato un altro mio rimpianto. Così come molte commedie di Shakespeare e una parte consistente della letteratura russa. Sarei andato via senza aver letto uno dei tanti capolavori di Thomas Mann. Senza le poesie di Milton. (...)
Il tempo sta volando via. Da giovane volevo andare a visitare il mondo, tutto il mondo. E per fortuna avevo viaggiato molto. Ma sarei riuscito (...) a scivolare in slitta sul pack antartico? Ad attraversare la tundra in una carrozza della mitica Transiberiana? No, tutto ciò sarebbe rimasto un sogno. Viaggi che non avrei fatto mai più. E non  mi sarei mai comprato quell'appartamentino in Boulevard Saint-Germain, a Parigi, dove speravo di trascorrere la vecchiaia, scendendo ogni tanto al Café Flore a leggere i giornali.
No, non sarei riuscito a fare le cose che contano di più nel bilancio finale. Non sarei riuscito a lasciare un sogno davvero importante del mio lavoro. Qualcosa avevo fatto, però avrei potuto fare di meglio. Ma soprattutto avevo fatto abbastanza per le persone alle quali volevo bene? Perché quello, in fondo, sarebbe stato il mio più bel film, il mio più bel libro. Il mio articolo più riuscito." (Carlo Vanzina, La sera a Roma, Mondadori, 2018, pp.54-55)


Non sono un critico letterario e non ho la pretesa di esserlo. leggo molto e a volte mi permetto di consigliare qualche lettura, per motivi che non sempre riesco a spiegare nemmeno a me stessa. Comunque, in linea generale, sono convinta che un libro debba avere alcune qualità fondamentali e una di queste è il non farci sentire soli in questo mondo difficile, darci prova che anche altri hanno  le stesse sensazioni e, soprattutto, le stesse paure che assalgono noi. Leggendo queste pagine, ad esempio, mi sono sentita meno sola. 



© Monica Cillario 




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