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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015
UNA FOTO AL GIORNO: TAROT UNIVERSAL
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In qualche modo siamo tutti degli artisti, degli artisti della vita. Oggigiorno, il cammino dell’artista -come quello del pellegrino- rappresenta per molti non una strada sconosciuta bensì un’esperienza vitale e creativa. Il percorso artistico, così come il cammino del pellegrino, sono metodi per tracciare degli schizzi della propria vita, scoprire il proprio destino e realizzare gli obiettivi personali. I tarocchi, come le favole, i miti e i sogni, sono dei linguaggi simbolici e dei preziosi compagni lungo il nostro viaggio di vita. Ci permettono di esercitarci nell’esplorazione delle utopie e al tempo stesso anche delle realtà dell’esistenza. Ma il risultato più bello e più importante in assoluto di questo cammino di esplorazione e di ricerca è senza dubbio l’ampliamento della nostra coscienza: fare delle esperienze prendendo coscienza dell’inconscio. Salvador Dalì, fin dalla gioventù fu un grande ammiratore di Sigmund Freud e nel luglio del 1938 lo incontrò di perso
UNA FOTO AL GIORNO: ORCHIDEA
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Una leggenda narra che nell'antico Epiro viveva un bel giovane ermafrodito di nome Orchide. Il ragazzo era infelice perché si sentiva rifiutato da tutti a causa della sua diversità e ambiguità e così un giorno, preso dalla disperazione si gettò da una rupe, suicidandosi. Il suo corpo cadde in un prato in cui subito dopo nacquero tanti fiori variopinti, bizzarri, diversi fra loro ma al contempo simili per la loro spettacolare e particolare bellezza: vennero chiamati Orchidee , in ricordo del giovane e infelice Orchide.
UNA FOTO AL GIORNO: OU EST CHARLIE?
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E' uscito. Ad una settimana esatta dal tragico attentato, un altro numero di Charlie Hebdo è comunque riuscito ad uscire. "La une", la copertina, ha nuovamente il profeta, ma è inutile raccontarvelo, lo sapete già; credo che nessuno al mondo, oggi, non sappia com'è la copertina del nuovo numero di Charlie Hebdo. E' andato a ruba, sapete anche questo. Stamani alle 7 e 30 ero dall'edicolante, ma qui nel quartiere la rivista era già introvabile. Poco male, l'importante è che sia uscita e che il numero di copie pubblicate sia in crescita: hanno annunciato un'altra ristampa per i prossimi 15 giorni. Son doppiamente contenta: uno per gli incassi che andranno al giornale e due per gli sciacalli che non hanno mai comprato la rivista in vita loro, che nemmeno sapevano esistesse o che - peggio ancora- la criticavano e ne auspicavano la chiusura e che oggi si sono alzati prima dell'alba per comprare il nuovo numero per poi rivenderlo (su eBay
UNA FOTO AL GIORNO: L'ARIA CHE TIRA
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Non so se in Italia hanno trasmesso l'intervista a Zineb El Rhazoui, giornalista di Charlie Hebdo. Zineb è ovviamente commossa per tutta questa vicinanza al giornale e alle vittime, ma è anche addolorata e arrabbiata. E giustamente. Giustamente sì, perché ha raccontatao che Stephane Charbonnier, ossia "Charb", direttore di Charlie Hebdo, ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita a bussare a tutte le porte per ottenere un aiuto per il giornale. Charlie Hebdo, come la maggior parte delle riviste di carta stampata, navigava in cattive acque, non aveva entrate pubblicitarie e viveva solo dei proventi delle vendite, vendite che erano notevolmente diminuite. Charb aveva chiesto aiuto a tutti, persino alla Presidenza, ma nessuno gli aveva risposto: Zineb El Rahzoui ha detto queste cose con il cuore gonfio di rabbia e dolore. Come darle torto? Ora il giornale ha la solidarietà di tutti ... ma se l'avesse avuta prima, con molta probabilità tutto questo non s
UNA FOTO AL GIORNO: C'ERA UNA VOLTA UN RE, ANZI UN PRINCIPE E UNA PRINCIPESSA
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ARTISTI IN COSTA AZZURRA: HENRI MATISSE E NIZZA
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Henri Matisse riposa al cimitero della collina di Cimiez, a Nizza Il suo soggiorno avrebbe dovuto essere breve, ma alla fine Henri Matisse a Nizza ci rimase più di trent'anni, fino alla morte. Matisse scopre Nizza nel 1917: ci viene per curare una brutta bronchite e soggiorna all'Hotel de la Mediterranée (oggi ribatezzato Palais de la Mediterranée e sede del nuovo Casinò). A poco a poco percorre tutta la Promenade e si installa definitivamente alla fine di Cours Saleya, al quarto piano di un palazzo d'epoca, con una meravigliosa vista sulla Baia degli Angeli. Matisse ha sempre tratto ispirazione dal mare come forza tutelare, ma fu soprattutto la luce di Nizza a offrirsi ai suoi occhi come una rivelazione. "Quando ho capito che ogni giorno avrei potuto sognare questa luce, allora sono riuscito anche a credere alla mia fortuna": questa frase riassume perfettamente fino a che punto la luce abbia nutrito tutto il suo lavoro. Per un pittore la luce ha
UNA FOTO AL GIORNO: SANTI
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Andando nella chiesa di Notre Dame a Nizza, ho osservato le statue dei Santi e ho visto che anche loro hanno una sorta di palmarès: ci sono i più votati e i meno votati e le votazioni sono facilmente calcolabili in base al numero di lumini accesi ai piedi della statua. Il più "illuminato" in assoluto è Sant'Antonio da Padova, seconda classificata Santa Rita, il terzo posto varia a seconda del periodo dell'anno: normalmente Padre Pio, ma sotto Natale può capitare che la medaglia vada invece al Cristo in Croce. Sant'Antonio da Padova e Santa Rita sono al primo e al secondo posto anche in altre chiese di altre città: Sant'Antonio l'ho visto pieno di lumini al Sacro Cuore di Parigi, ma anche a Santa Maria in Trastevere a Roma e lo stesso vale per Santa Rita, quindi penso che la graduatoria non si basi su fattori geografici ma antropologici. Spiego meglio: ricordo che mia nonna mi diceva sempre "oggi sono andata in Chiesa e ho pregato Sant'Anto