SUGLI ANGELI Vi hanno tolto le vesti bianche, Le ali e perfino l’esistenza. Tuttavia io vi credo, messaggeri. Là dove il mondo è girato a rovescio, Pesante stoffa ricamata di stelle e animali, Passeggiate esaminando i punti veritieri della cucitura. La vostra tappa qui è breve, Forse nell’ora mattutina, se il cielo è limpido, In una melodia ripetuta da un uccello, O nel profumo delle mele verso sera Quando la luce rende magici i frutteti. Dicono che vi abbia inventato qualcuno Ma non ne sono convinto. Perché gli uomini hanno inventato anche se stessi. La voce − senza dubbio questa è la prova, Perché appartiene a esseri indubbiamente limpidi, Leggeri, alati (perché no?), Cinti dalla folgore. Ho udito sovente questa voce in sogno E, cosa ancor più strana, capivo pressappoco il dettame o l’invito in lingua ultraterrena: è presto giorno ancora uno fa’ ciò che puoi. Czesław Miłosz da " Dove sorge e dove tramonta il sole" , in “ Czesław Miłosz,...