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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

UNA FOTO AL GIORNO: BUON COMPLEANNO, CENTRE POMPIDOU!

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Il Centre Pompidou, familiarmente  denominato anche "Beaubourg"compie 40 anni: venne inaugurato il 31 gennaio 1977 Il Plateau Beaubourg era un grande parcheggio circondato da immobili fatiscenti  e Georges Pompidou passava da lì tutti i giorni per rientrare a casa. Una volta eletto Presidente della Repubblica, Pompidou decise che quel luogo doveva diventare una spazio culturale.  Fu bandito un concorso internazionale che ricevette più di 700 progetti e fra questi  anche quello dello studio Piano & Rogers (dove "Piano" altri non è che il  nostro architetto Renzo Piano ), che vinse su tutti.  Georges Pompidou apprezzò da subito il progetto, ma fu ben consapevole che avrebbe suscitato scandalo. Il C entro infatti fece immediatamente scalpore: chi lo criticava lo definì Notre Dame dei tubi .  Fra i primi ad esporre al C entro ci fu l'artista Ben Vautier, al secolo Ben, famoso per i suoi quadri fatti di frasi ad effetto.   Ben ricorda che dop

UNA FOTO AL GIORNO: BUON COMPLEANNO, VANESSA REDGRAVE!

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Vanessa Redgrave compie 80 anni: è nata a Londra, il 30 gennaio 1937

CONFISERIE BALLANGER

UNA FOTO AL GIORNO: 新年快乐

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I Cinesi son Cinesi e dunque l'anno nuovo lo festeggiano non il 1° gennaio, bensì il primo giorno del primo plenilunio dell'anno. Molto romantico, non trovate? Basarsi sulla luna però crea capodanni... lunatici, nel senso che la data è sempre un po' ballerina: nel 2017, il primo plenilunio è il 28 di gennaio e quindi il Capodanno Cinese quest'anno si festeggia oggi. L'anno della Scimmia si ritira in buon ordine, lasciando spazio all'anno del Gallo.  L'astrologia cinese consiglia di fare figli in questo anno, perché le persone nate sotto questo segno tendono ad essere molto intelligenti, oltre che grandi lavoratori e poi sono anche sportive, leali e devote. Che volere di più? Io personalemente però, a dire il vero una cosa la vorrei: che per festeggiare il nuovo anno i cinesi non mangiassero cani (lo so che non tutti i cinesi li mangiano, ma alcuni sì e son comunque troppi; e astenetevi dal dirmi che nel resto del mondo si mangiano vitelli, capre,

UNA FOTO AL GIORNO: LEGGERE PER RICORDARE

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Oggi è la giornata della Memoria e un buon modo per mantenerla viva è sicuramente leggere. Questo è il mio elenco, che si allunga di anno in anno. -Anna Frank, Diario -Primo Levi, Se questo è un uomo -Etty Hillesum, Diario 1941-1943 -Hanna Arendt, La banalità del male -Primo Levi, I sommersi e i salvati -Denise Epstein, Sopravvivere e vivere -Gitta Sereny, In quelle tenebre -Elie Wiesel, La notte -Elie Wiesel, Tutti i fiumi portano al mare -Goce Smilevski, La sorella di Freud -Fred Uhlman, L'amico ritrovato -Giorgio Bassani, Il Giardino dei Finzi Contini -Léon Poliakov, Il nazismo e lo sterminio      degli ebrei -Arno J. Mayer, Soluzione Finale -Mirella Serri, Gli invisibili -John Donoghue, La scacchiera di Auschwitz

UNA FOTO AL GIORNO: MATTINA

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MATTINA M'illumino d'immenso              Giuseppe Ungaretti Il 26 gennaio 1917, Giuseppe Ungaretti compose una delle poesie più famose di tutta la Letteratura Italiana. La scrisse a Santa Maria la Longa, mentre vest iva i panni di un soldato (era un fante) della Prima Guerra Mondiale. Quasi tutti i manuali di Letteratura Italiana, per parafrasare questi versi, fanno riferimento ad un senso assoluto di pienezza e di apertura verso l'esterno nel momento in cui l'uomo si sente in sintonia con l'universo che lo circonda, indipendentemente dalle inquietudini che attanagliano il suo animo. E molto altro ancora si potrebbe dire, ma non è certo la sede adatta per farlo. Io comunque, ogni volta che mi ritrovo a leggere questa poesia (che secondo me è una delle più belle e incisive di tutto il Novecento), ricordo la mamma di due mie care amiche, che era professoressa di Lettere alle scuole medie inferiori e che un giorno, quando le dissi che volevo is

UNA FOTO AL GIORNO: SHAKIN' THE BLUES AWAY

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Della Francia mi piacciono diverse cose e una di queste sono sicuramente i supermercati. Non sto parlando dei grandi supermercati, dei cosiddetti ipermercati, o meglio: mi piacciono un sacco anche quelli, ma li abbiamo anche noi in Italia e altrettanto ben forniti.  Io mi riferisco ai supermercati più piccoli, quelli di quartiere. Non so dalle vostre parti, ma in una città come Roma, nella zona in cui vivo quando  non sono a Nizza, il supermercato di quartiere non ha mai un tubo! Il supermercato di quartiere vicino alla casa dove abito qui a Nizza invece, pur essendo più piccolo rispetto a quello di Roma, è comunque molto più fornito. E non parlo solo dei generi di prima necessità, parlo anche di cose più futili, come ad esempio dei biglietti di auguri per felicitarsi della nascita di un bimbo o dell'andata in pensione di un collega; o ancora degli scaffali a tema: vuoi rovinarti il Natale mangiando prodotti natalizi tipicamente British (tipo il Christmas Pudding, che lo m

A NIZZA, SULLA PROMENADE LA VITA CONTINUA

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UNA FOTO AL GIORNO: HURRY UP, IT'S MONDAY!

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Per me, che purtroppo (purtroppo o per fortuna, dipende dalle volte: quando devo pagare conti e bollette è purtroppo , quando posso bighellonare per casa o sedermi sul divano a leggere un libro anche se fuori è, appunto, lunedí, vale il per fortuna ). Dicevo... per me che non ho un lavoro fisso, di quelli dall e 9 alle 17 orario continuato, per intenderci, il lunedì non è più tragico di quanto potrebbe esserlo un qualsiasi altro giorno della settimana.  Oggi mentre sui social vedevo i post di alcuni di voi che cristonavano perché era lunedi, mi è venuta la curiosità di sapere qualcosa di più su questo fatidico giorno. Stando a Wikipedia, il lunedì  è il giorno della settimana che succede alla domenica e che precede il martedì e tradizionalmente è il primo giorno della settimana; lo è in molti paesi, ma non in tutti: nella maggior parte dei paesi d'Europa, in Australia, nell'America del Sud, in alcune zone dell'Africa e dell'Asia, il lunedì è considerato c

David Bowie -Volare Nel Blu Dipinto Di Blu

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UNA FOTO AL GIORNO: #JLOVEMYDOG

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Il solo posto al mondo in cui si può incontrare un uomo degno di questo nome è lo sguardo di un cane.                                                (Romain Gary)

UNA FOTO AL GIORNO: UN PO' DI LEGGEREZZA

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Significato di Leggerezza (dal Dizionario Treccani)   1. L’esser leggero, qualità di ciò che è leggero (che ha cioè poco peso): l . di una stoffa , di un gas ; ha la l . di una piuma ; lega metallica , materiale plastico di grande leggerezza . Agilità, sveltezza: l . di passo , di movimenti ; l . di mano ; anche scioltezza, facilità, spontaneità (nel trattamento di uno strumento musicale, nello stile, nel tocco pittorico, e sim.). 2. fig. Poca serietà, incostanza, volubilità, riferito alla persona o agli atti: uomo , donna di grande l .; l . d’animo , di mente , di coscienza ; parlare , agire , comportarsi con l ., con troppa l .; sei stato di una l . imperdonabile . In senso concr., atto di persona leggera: hai commesso troppe l .; è stata una l . la sua ; sarebbe una l ., una grave l ., fidarsi di lui .     E poi c'è quella che invece più rispecchia la mia idea di leggerezza: una frase di Italo Calvino    «Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza n

UNA FOTO AL GIORNO: NELL'INVERNO DEL NOSTRO SCONTENTO

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« Ormai l'inverno del nostro scontento s'è fatto estate sfolgorante ai raggi di questo sole di York » Shakespeare - Riccardo III L'inverno del nostro scontento è anche, come certo saprete, il titolo di un romanzo di John Steinbeck.  Siccome la mente umana è contorta e fa giri vorticosi, la mia oggi ha pensato sia alla frase del Riccardo III di Shakespeare, sia al romanzo di Steinbeck: la prima riferita a quello che sta accadendo nei pressi di Farindola e il secondo riferito invece all'insediamento di Trump, avvenuto appunto in queste ore. 

UNA FOTO AL GIORNO: IMMAGINI E PAROLE- WISLAWA SZYMBORSKA

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Le tre parole più strane Quando pronuncio la parola Futuro, la prima sillaba già va nel passato. Quando pronuncio la parola Silenzio, lo distruggo. Quando pronuncio la parola Niente, creo qualche cosa che non entra in alcun nulla. Wisława Szymborska

UNA FOTO AL GIORNO: QUANDO LA TERRA TREMA #2

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Ad agosto dello scorso anno, quando ci fu il forte terremoto, non ero in Italia; ad ottobre, durante le prime scosse della seconda ondata, ero a Roma ma non sentii nulla, se ne accorse il mio compagno, che era nel salone, mentre io, in studio non avvertii niente e solo alzando lo sguardo verso il lampadario mi resi conto che stava effettivamente oscillando. Domenica 30 ottobre 2016 invece, saltai fuori dalle coperte, spaventata, perché il letto aveva tremato e il lampadario ondeggiava e tremava tutto. Ricordo che era ancora relativamente presto e poi era una domenica, quindi mi ero attardata a letto, godendomi il riposo domenicale, ma d'un tratto la mia cagnolina (che dormiva accanto a me), schizzò in piedi, spaventata e io balzai dal letto, l'afferrai veloce e corsi in cucina, sotto lo stipite della porta. Rimasi lì riflettendo sul da farsi -o almeno cercando di riflettere - e intanto il tempo passava e tutto continuava a vibrare; in realtà poi mi resi c

UNA FOTO AL GIORNO: LIVE PHOTO-KIKI & FAMILY

Ho raccontato a Kiki che oggi è il 17 gennaio e si festeggia Sant'Antonio Abate, protettore degli animali e lei era entusiasta, mi ha anche detto che avrebbe voluto essere a Roma, a Piazza San Pietro, per la benedizione.  Io però le ho detto che se fossimo stat e a Roma l'avrei portata a Sant'Eusebio. Qui infatti la festa di Sant'Antonio è l'occasione per ringraziare Dio dei meravigliosi compagni di cui ci ha fatto dono creando appunto gli animali.  Tra l'altro, fino a tutto il XIX secolo, anche i cavalli, i buoi e gli asini venivano portati alla messa alla Chiesa di Sant'Eusebio il 17 gennaio e la benedizione veniva accompagnata dalle offerte che i proprietari portavano in dono.  Goethe racconta che nel 1787  i cocchieri portavano candele, grandi o piccole e i proprietari degli animali donavano invece elemosine e regali vari. Oggigiorno, alla messa assistono anche tartarughe, pesci rossi, pappagalli, criceti... Mentre facevo questo elenc

UNA FOTO AL GIORNO: NON AMO

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Qualche giorno fa ho letto un articolo che parlava di una certa Lisa Nola , diventata scrittrice facendo liste; sì, avete capito bene, scrive libri di liste.  Questa cosa mi ha incuriosita e così ho cercato notizie su internet: non mi pare sia stata tradotta in italiano, o almeno io non ho trovato nulla su di lei e sulle sue liste in lingua italiana, però su amazon.com c'è una lista delle sue liste che sono diventate libri: c'è la lista dei film, la lista della musica, la lista del mio (suo) sè interiore, la lista delle cose straordinarie della sua vita, non ultima la lista della sua vita futura, ossia la lista di ciò che spera di fare in futuro. Lisa Nola è una giovane newyorkese che consiglia di scrivere delle liste su qualsiasi cosa; lo scopo? secondo la Nola una lista può aiutarci a riflettere meglio e più a fondo. La sua prima lista riguardava sua nonna, che lei ha voluto ricordare subito dopo la sua morte scrivendo, appunto, una lista di com'era, poi ha con

UNA FOTO AL GIORNO: IMMAGINI E PAROLE- PEDRO ALMODOVAR

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Pedro Almodovar- Cannes 2016 Ci sono cose che non smetteresti mai di guardare. Cose che catturano il tuo sguardo e non lo lasciano andare. Cose che lasciano un'impronta indelebile sulla tua retina. Cose che lasciano un'impronta indelebile sulla tua anima. Cose che non ti sazi di guardare. E mentre cerchi di scoprire il perché di tanto fascino, scopri dopo e solo dopo, ripensandoci, che le guardavi perché le amavi. Pedro Almodovar

UNA FOTO AL GIORNO: UN SABATO DI GENNAIO

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Come trascorrere un uggioso sabato pomeriggio di gennaio? Noleggiando un film, per esempio.  Io ho noleggiato " Guernica, cronaca di una strage ". Che dire?  Posto che non sono un critico cinematografico, il film, a mio modesto avviso, si lascia vedere.  Certo, alcuni stereotipi, tipo la fotografa d'assalto, che secondo me era uno scimmiottamento della povera Gerda Taro (una delle fotografe che hanno fatto la storia, lasciandoci purtroppo la vita nella Storia che stava documentando),  oppure, sempre la suddetta fotografa che prende in foto il miliziano morente nell'atto di morire (altro richiamo alla Taro per chi, come la sottoscritta, è convinta che la foto  fosse sua, oppure a Capa, per coloro che credono che sia stata scattata da lui), nella migliore delle ipotesi fa un po' sorridere. Ad ogni buon conto, ripeto,  il film si lascia vedere e poi c'è una cosa che io ho apprezzato molto: il fatto che, oltre a denunciare quella che è sicuramen

UNA FOTO AL GIORNO: #ILOVENICE

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Dopo l'attentato del 14 Luglio 2016, i nizzardi hanno compreso che è più importante che mai rimanere uniti contro la barbarie e per vincere l'oscurantismo dobbiamo ricordare a noi stessi quello che anima la nostra gioia di vivere, in ogni istante, perché la vita è fatta proprio di istanti. E così è stata creata una catena solidale per unire e per aiutare a riprendere la vita con energia positiva. La catena #IloveNice. E' stata anche creata questa bellissima struttura che ora credo sia stata spostata a Rauba Capeu, un belvedere magnifico... andrò a dare un'occhiata e nel caso scatteró qualche foto. Mi domando: noi italiani, saremmo capaci di tanta unità? Oppure saremmo divisi e polemici come al solito?  Spero di non aver mai risposta a questa domanda perché vorrebbe dire che saremmo stati anche noi colpiti da un terribile attentato. Al tempo stesso però, voglio credere che poi anche noi saremmo capaci di rimanere uniti. Pensiamo positivo... ©MonicaC

UNA FOTO AL GIORNO: LIVE PHOTO- PLACE MASSENA

Mia nonna, anni fa, trascorse un periodo della sua vita qui a Nizza, per motivi familiari. Quando poi tornò a casa sua, ricordo che al telefono, quando parlavamo di Nizza, mi raccontava della Place Masséna: ogni santa volta, alla fine, mi parlava di quella piazza, che le era rimasta impressa più della Promenade. Vatti a spare perchè , mi dicevo fra me e me.  C'è però da dire che effettivamente la Place Masséna è un centro nevralgico per la città di Nizza, essendo idealmente posta fra una delle arterie principali (avenue Jean Médecin) e la Vecchia Nizza e inoltre è confinante con la Promenade.  Il nome lo deve ad André Masséna, che fu maresciallo dell'Impero e nizzardo di nascita. Venne costruita verso il 1820, ma non sto certo a raccontarvi la storia della sua costruzione, poiché se vi interessa trovate tutto su internet.  L'altra sera, mentre passavo di lì, verso il crepuscolo, quando la piazza si illumina e diventa, a mio modesto avviso, molto p

UNA FOTO AL GIORNO: E' RIMASTO IL SILENZIO

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Un tempo quello era il chiostro della musica, poi un mostro lo ha trasformato in un grido di terrore e adesso il terrore si è trasformato in un doloroso silenzio. Io non lo so se le note  torneranno  a risuonare in quel gazebo; personalmente credo che la vita debba andare avanti e quindi dovrebbero creare un memoriale apposito, perché si deve continuare a vivere (lo si deve anche a loro che non ci sono più), ma al tempo stesso non si deve -e non si pu ò- dimenticare. La Promenade passa proprio lì e in quel punto preciso c'è un semaforo e la notte, quando diventa rosso e tu passi d a quelle parti in auto e ti fermi in attesa del verde, inevitabilmente volgi lo sguardo da quella parte e ti assale un senso di angoscia e, credo, anche di rabbia. Durante queste feste ho sempre rivolto un pensiero a quelli che hanno perso una persona (o addirittura un'intera famiglia) in quell'attentato e anche se nessuno ne ha più parlato, io so che loro c'erano, so che esistevano

UNA FOTO AL GIORNO: LA FESTA E' FINITA #2

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Le vacanze natalizie sono finite. Alcuni tireranno un sospiro di sollievo, altri invece no; sia come sia, parafrasando Epitteto, ricordiamoci che noi non possiamo scegliere le circostanze esteriori, ma possiamo però sempre scegliere il modo in cui ci relazioniamo con esse. Quindi, bando alla tristezza e affrontiamo il nuovo anno a muso duro (o almeno proviamoci). Io per consolarmi della tristezza lasciata dall'angolo vuoto in cui c'era l'albero di Natale con le sue luci, ho preso una bella pianta, l'ho spostata proprio in quell'angolo (facendo attenzione che prendesse comunque la luce!) e le ho avvolto intorno delle lucine colorate che illumineranno le mie serate invernali. Poi ho anche riletto Pessoa, fra i miei autori preferiti perché sapere che è esistito mi aiuta ad andare avanti. Vi lascio una sua frase: è in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo... La vita è ciò che facciamo di essa.

UNA FOTO AL GIORNO: VOGLIO ESSERE ELENA FERRANTE

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- Voglio essere Elena Ferrante! - Ma probabilmente è un uomo! - Non importa.

UNA FOTO AL GIORNO: LEGGETE PER VIVERE

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Leggete per vivere (Gustave Flaubert) I libri mi salvano la vita, tutti i giorni, fin da quando ero una ragazzina; ma non dico nulla di eccezionale: i libri, scommetto, salvano la vita da sempre anche a molti di voi. La befana non mi ha portato il carbone (non credo sia perché sono stata buona, propendo di più a pensare che si tratti di bontà d'animo -suo-). Dicevo: la befana non mi ha portato carbone bensì libri:  - Daphne , di Tatiana De Rosnay, Neri Pozza - Odio sentirmi una vittima , Susan Sontag- Jonathan Cott, Il Saggiatore - La maladie comme métaphore , Susan Sontag, Collection Titres (l'ultimo me lo ha portato in francese perché in Italia La malattia come metafora è fuori edizione da diverso tempo). P.S.: poi vi dirò qualcosa su questi libri, ma solo se mi saranno davvero piaciuti e/o interessati.

TUTTI QUANTI VOGLION FARE JAZZ...

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L'attore e compositore afro-americano Scatman Crothers sostituì all'ultimo momento Louis Armstrong, che inizialmente doveva interpretare il ruolo del personaggio di Scat Cat e che invece dovette rinunciare per motivi di salute.  Il successo della canzone Alleluja, tutti jazzisti divenuta un classico della discografia Disney , sia nella versione francese che in quella americana è dovuto proprio a Scatman Crothers, classe 1910 (morto nel 1986).  Qui vi propongo invece uno stralcio dalla versione italian a, dove il doppiatore di Scat Cat era Corrado Gaipa.

UNA FOTO AL GIORNO: ITALIANI NEL MONDO- CATERINA de MEDICI

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Caterina de'Medici - statua in cera- casa museo di Nostradamus a Salon de Provence Unica figlia di Lorenzo II de 'Medici, duca d'Urbino e di Madeleine de La Tour d'Auvergne (che morirono entrambi nel 1519, anno della sua nascita), Caterina Maria Romula di Lorenzo de' Medici , al secolo Caterina de' Medici (Firenze, 13 aprile 1519- Castello di Blois (Francia), 5 gennaio 1589 ) sposó Enrico II di Francia e divenne quindi regina di Francia dal 1547 al 1559.  Dal 1559 fu regina madre ed ebbe una notevole e duratura influenza nella politica francese. Il suo nome e la sua fama sono legate alle guerre di religione che vennero combattute proprio negli anni del suo regno.  La leggenda e le cronache popolari la dipingono come una donna altera, vendicativa, ambiziosa e malvagia, pronta a tutto pur di mantenere il potere. Ma la storiografia moderna le ha reso giustizia, descrivendola piuttosto come una delle più importanti regine di Francia, impegnata, pur con

UNA FOTO AL GIORNO: IL PICCOLO CACTUS RINGRAZIA

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Un giorno, all'inizio di Dicembre, vicino alla cassa del supermercato ho visto lui. Mi guardava e mi diceva prendimi, per favore, prendimi, tanto costo pochissimo; allunga la mano e portami a casa con te . Gli ho dato retta, ho allungato la mano e l'ho portato a casa con me. Non solo, l'ho anche caricato sull'auto quando son partita per Nizza ed è così che ha trascorso con me le feste natalizie. In realtà però, presa da mille impegni, non l'ho ascoltato come avrei dovuto; e sì, perché lui continuava a parlarmi, ma, vuoi perché ha una vocina flebile, quasi sussurrata, vuoi perché io son distratta, resta il fatto che non ho prestato attenzione a tutto quello che mi diceva. Poi, d'improvviso, l'altro giorno l'ho sentito. Era lì, in mezzo alle altre piante, mi guardava e mi supplicava: toglimi questi spuntoni orribili che mi hanno messo per farmi sembrare un cretino e che mi fanno male, tanto male davvero; e levami anche questo stupido cappellino, c

DIARIO DI UNA FOTOGRAFA: LA PRIMA FOTO DELL'ANNO NUOVO

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Place Massena al tramonto -Nizza La mia prima uscita dopo Capodanno mi mette sempre un po' d'ansia; il mondo non è cambiato, lo so benissimo, però sul calendario l'anno vecchio non c'è più e quello nuovo è lì che ha appena fatto capolino e io lo guardo con un misto fra curiosità, trepidazione e un po' di paura (l'ignoto a me regala sempre un pizzico di inquietudine); e la prima foto? esco con il preciso proposito di scattare la prima foto dell'anno, ma temo sempre che il primo scatto venga fuori sbagliato e, per stupida superstizione, che sia preludio di altri scatti sbagliati; è idiota, lo so, ma è quello che mi passa per la mente ogni anno nuovo. Questa è la prima foto di quest'anno. In realtà er o andata lì in quel punto per fotografare delle decorazioni natalizie, ma, mentre aspettavo che alcune persone si spostassero,  mi sono voltata e ho visto questo e... ho scattato. Nizza, 3 Gennaio 2017 ©Monica Cillario," Diario di una fo

UNA FOTO AL GIORNO: GIALLO + BLU = VERDE (SPERANZA)

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  Nell'immaginario collettivo il verde è il colore della speranza, del Destino e anche della fortuna (non per nulla i tavoli da gioco sono verdi - a Monte Carlo ultimamente li avevano cambiati mettendoli arancioni, ma la novità è durata poco: ora sono nu o vamente verdi - ). Il verde evoca anche la natura: il regno vegetale, le foglie, gli alberi, i prati, sono prevalentemente verdi e la natura è assocciata alla vita.  Tonificante e fresco, il verde è un colore dalle proprietà calmanti (ecco perché gli ospedali hanno le pareti di questo colore). Il verde, che deriva dal latino virdem, che significa vivo, vivace, è  il colore dell'eternità e della rinascita, ma è anche quello dell'autorizzazione (quando il semaforo è verde possiamo attraversare la strada e inoltre la frase "semaforo verde" indica anche aver avuto l'autorizzazione per qualcosa). Proprio per le sue virtú calmanti, nelle decorazioni d'interni è molto usato per dipingere l

UNA FOTO AL GIORNO: BUON ANNO!

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Non so se in Italia è lo stesso, ma qui in Francia lo spazzacamino è considerato un portafortuna.  Una leggenda narra che uno spazzacamino, nel lontano 1066, salvò la vita di Guglielmo re di Gran Bretagna: per ringraziarlo, Guglielmo lo invitò alle nozze della figlia. E riservò a tutti gli spazzacamini l'onore di portare il cappello alto, tipo cilindro, riservato ai membri della famiglia reale e alla nobiltà. Si credeva inoltre che gli spazzacamini avessero il potere di spazzar via la cattiva sorte con un semplice colpo di scopa e inoltre, portare una giacca a 13 bottoni (come la giacca dello spazzacamino), divenne simbolo di fortuna.  Proprio perché ritenuti portatori di buona sorte, non era raro, il primo giorno dell'anno nuovo, vedere degli spazzacamini passeggiare per le strade insieme ad un maiale (anche lui ritenuto portafortuna); chi li incontrava pagava un piccolo obolo per poter tirare un pelo del maiale e poter così esprimere un desiderio che si sarebb