Faccio tutto bene, domani

L’odio verso i cani, è la sconfitta dell’intelligenza umana.  (Gandhi)

Ieri ho lavorato come fotografa di un matrimonio e gli sposi hanno tenuto il ricevimento di nozze in un posto dove  c'era questa vista qui... Mentre ero in pausa osservavo il Casinò, non potevo non osservarlo, anche perché le luci della notte erano come una sorta di calamita.  Non ho mai amato il gioco d'azzardo (anche se ho sempre provato una, come dire?... una certa "ammirazione" per i giocatori d'azzardo, quelli veri, quelli disposti a mettere in gioco tutto puntando sul nero o sul rosso, o a rischiare la propria esistenza in un tiro di dadi o ad una mano di carte; non li ho mai capiti e mai li capirò, però: respect, per dirla in soldoni) Quante esistenze devono esser andate distrutte fra le stanze di quel palazzo; e chissà se però grazie ad una vincita inaspettata qualcuno è invece risorto e scendendo gli scalini si è diretto verso una nuova vita tutta in discesa... Ecco, più o meno questi erano i pensieri che mi frullavano in capo mentre ho

C'è un grande prato verde dove nascono speranze.

Monaco Ville, Jardins de Saint -Martin -©photo Lombard Philippe Oggi perlustravo i giardini Saint-Martin: prova di luce, ricerca di angoli particolari... le solite cose che si fanno prima di lavorare alle foto per un matrimonio. In questo scatto però io a cosa stavo pensando? Pensavo che c'era una volta una bambina che, più o meno quarant'anni fa, camminava per questi stessi giardini, tenendo stretta la mano di sua mamma, mentre il suo papà fra le mani aveva una Rolleiflex. Ora le sue mani afferrano, da una parte il guinzaglio di una dolcissima cagnolina e dall'altra una Nikon, ma non stringono più nessuna mano; in verità  non ne stringeranno mai più, perché quella bambina è morta e sepolta. Monaco Ville, Agosto 2017 (da " Diario di una fotografa " di Monica Cillario) © MonicaCillario , tutti i diritti riservati

Cesare Pavese, Santo Stefano Belbo, 9 settembre 1908- Torino, 27 Agosto 1950

Il bottino della mia serata al disco-bar

Rose is a rose, is a rose, is a rose Gertrude Stein

Fino all'altro giorno avevo visto solo quelle di Agnès Varda , quindi grande è stata la mia emozione quando mi sono imbattuta in questo cuor di patata in un supermercato (dove di solito le patate sono tutte asetticamente dello stesso formato a ... patata) © Monica Cillario

Qualche settimana fa ho visto un film tratto da una storia vera: Still Alice . Bello nella sua realistica crudezza e sicuramente toccante (almeno, per me) Ad un certo punto la protagonista si domanda se i ricordi sono qualcosa che ci appartiene o qualcosa che abbiamo perso.  Ci si può ricamare sopra quanto ci pare, ma alla fine i ricordi sono "solo" il ricordo di qualcosa che avevamo e che ora non abbiamo più (però alla sola condizione di avere ancora la capacità di memoria, ed è questo il punto più importante: poter ricordare, a volte, è un lusso). © Monica Cillario

Chi è migliore? Colui che sopravvive al dolore, e io lo sono, io sono qui, sopravvissuta al buio del passato  - Teresa Ciabatti, La più amata “Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi ”   (Pietro Citati)

Una leggenda racconta che Giove, rifiutato dalla ninfa Mintha, la castigò trasformandola in una piantina "fredda", così come fredda era stata lei nei suoi confronti. © Monica Cillario

La Mauresque, a Saint Jean Cap Ferrat, è una villa che ha una lunga ed affascinante storia, ma la sua fama la deve al fatto che per molti anni è stata la residenza dello scrittore inglese Somerset Maugham. Ora non ha quasi più nulla del fascino dei tempi andati, ma il suo valore rimane comunque molto alto: è stimata intorno ai 50 milioni di euro e attualmente è di proprietà di un uomo d'affari ucraino. © Monica Cillario (tutti i diritti riservati: la pubblicazione anche parziale del testo e/o del video viola i diritti di copyright). Per chi desiderasse vedere alcune foto dell'epoca in cui Maugham la abitava, consiglio questo link

Davanti alla galleria di Ben Vautier nella Vecchia Nizza Ricordo che mia madre, quando c'era qualcosa di spiacevole da dover affrontare, diceva sempre: il faut...  Credo sia una delle prime espressioni in francese che ho imparato fin da piccola.  Giorni fa, quando ho visto quest'opera di Ben, ho pensato come sarebbe ora la mia vita se la mia mamma, all'espressione "il faut" avesse aggiunto anche "en rire". (traduzione per chi non conosce la lingua francese: il faut significa "si deve, bisogna" ed è spesso usata come intercalare per indicare qualcosa che si deve fare, piaccia o no;  il faut en rire significa : "si deve riderne". © Monica Cillario

They laugh at me because I'm different; I laugh at them because they're all the same. Kurt Cobain

Buon Ferragosto

Yves Klein e l'architetto Werner Ruhnau dietro a un muro di fuoco, foto di Charles-Paul Wilp, 1959 Mes murs de feu, mes murs d'eau sont avec le toits d'air, des matériaux pour construire une nouvelle architecture. Avec ces trois éléments classiques feu, air et eau, la ville de demain sera construite, elle sera enfin flexible, spirituelle et immatérielle (Yves Klein, Conférence de la Sorbonne, Pari, 3 juin 1959). Qualche settimana fa sono stata al Museo Massena a Nizza per visitare un'esposizione dell'Ecole de Nice e ho visto questa foto: coup de foudre! La trovo bellissima (purtroppo la foto che ho scattato io non le rende giustizia, ma permette comunque di farsene un'idea). Per me, una delle foto più belle che abbia mai visto.  © Monica Cillario

Ho avuto successo in tutto tranne che nella vita Serge Gainsbourg

Saint Paul De Vance, tomba di Marc Chagall

Essendo tutto l'anno in vacanza, quando arrivano le vacanze vere e proprie mi rendo conto più che mai del vuoto in cui vivo: è il vuoto al quadrato, di cui si è coscienti in ogni momento, il vuoto ufficiale della mia esistenza. Emil Cioran

26 Février 2005. 11 heures du soir ... Je n'ai pas eu une vie heureuse. J'ai quarante-sept ans aujourd'hui. (Michel Houellebecq, "Mourir") “Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi ”   (Pietro Citati)

Nizza, ieri sera (8 agosto 2017)

Fuggire era il suo modo di abitare il mondo -Laurent Seksik, Gli ultimi giorni di Stefan Zweig “Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi ” (Pietro Citati)

Ma se la radiosa luce che una volta tanto brillava negli sguardi è tolta, se niente può far si che rinnovi all'erba il suo splendore, e che riviva il fiore, della sorte funesta non ci dorrem, ma ognor più saldo in petto godrem di quel che resta... William Wordsworth

Vetrina della Librairie Masséna, Nizza, 5 agosto 2017 Considerazione fra me e me mentre guardavo questa vetrina di libreria a Nizza: Io vetrine di librerie dedicate quasi interamente a Pasolini in Italia non ne ho mai viste (men che meno in mesi che non fossero novembre). © Monica Cillario

Il reste la poussière (resta la polvere) © Monica Cillario

Monica Cillario, Autoritratto senza ego -  Nizza 2017 Nella storia della fotografia il genere autoritratto ha avuto fin da subito un posto d’onore e molti grandi fotografi lo hanno praticato trasformandolo, a volte, in un vero e proprio genere artistico. Ancora oggi è molto amato, apprezzato e praticato ma, per favore, non confondetelo con il selfie. ( clicca per continuare a leggere ) © Monica Cillario  per  Osservatorio Digitale     Tutti i diritti riservati, la pubblicazione anche parziale del testo, viola i diritti di ©  

Jules-Henri Lengrand: Nice accuile l'univers, Cosmopolis, 1937. Olio su tela Jules-Henri Lengrand: Nice accuile l'univers, Cosmopolis, 1937. Olio su tela cm282x293; Museo Masséna