IMMAGINI E PAROLE
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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013
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UNA FOTO, UNA STORIA Dorothea Lange: Madre emigrante, 1936 Nel 1936, Dorothea Lange fece parte della dozzina di fotografi incaricati dal Presidente Franklin Delano Roosvelt di testimoniare il disagio sociale negli Stati Uniti durante la Grande Depressione. Nel mese di marzo la fotografa realizzò una serie di sei ritratti di Florance Thompson, una senza-tetto che sopravvive a stento nel campo di livellatrici di Nipomo (California). Questa giovane vedova di 32 anni, madre di sei figli, colpisce per la sua bellezza e la sua dignità. La foto verrà pubblicata diverse volte senza attirare l'attenzione prima di diventare una vera icona del fotogiornalismo sociale.
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Quel che si dice in giro Presto inizierò un lavoro fotografico per un'altra esposizione, molto diversa da questa, mi fa però piacere ricordare questo lavoro di ormai quasi tre anni fa. E lo ricordo con una recensione di cui non avevo memoria ma che mi ha fatto piacere ritrovare e rileggere. Per leggere la critica cliccate sul link: http://www.guidafotografia.com/001724_pasolini-commosso-ricordo-nella-mostra-fotografica-di-monica-cillario/
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PETITS RIENS: Ombrellaio d'altri tempi In un posto così, il brutto tempo migliora come per incanto. Amo i negozi che resistono alla globalizzazione. Certo questo non è come Talarico a Napoli, però ha comunque il suo fascino. Cliccate sul link (se vi va): http://www.youtube.com/watch?v=fQxHai3FrPc&feature=youtu.be P.S.: Mentre filmavo mi aspettavo di vedere entare da un momento all'altro Mary Poppins... e poi è entrata. Non ci credete? Peggio per voi.
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LA FELICITA', QUESTA SCONOSCIUTA Ho da poco iniziato un progetto di ricerca sulla Felicità: chimera, termine un po' abusato, in ogni caso concetto spesso non ben identificato, a volte addirittura misconosciuto quando non addirittura frainteso o sconosciuto. Il lavoro prevede una serie di video con personaggi- alcuni noti, altri meno, altri ancora illustri sconosciuti- e... inizio da me. Monica Cillario, fotografa e pubblicista Cliccate sul link per vedere il video sulla mia idea di Felicità. Buona visione! http://www.youtube.com/watch?v=aolNUnn7Euo&feature=youtu.be
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UNA FOTO UNA STORIA Quando la moglie è in vacanza, 1954 In una delle scene più celebri della storia del cinema, Marilyn Monroe trattiene a fatica il suo vestito bianco sollevato dall'aria della metropolitana nelle strade di New York davanti al suo partner, Tom Ewell. Per evitare la presenza di una folla di curiosi, il regista americano Billy Wilder aveva preteso il blocco di Lexington Avenue a Manhattan. Poco soddisfatto del risultato girerà una seconda volta la scena nella tranquillità di uno studio. Il cineasta aveva immaginato questa scena, le cui immagini in seguito fecero il giro del mondo e vennero stampate in centinaia di milioni di esemplari, ispirandosi ad una fotografia scattata da un amico di Marilyn Monroe quattordici anni prima.
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UNA FOTO, UNA STORIA Werner Bischof: "Sulla strada verso Cuzco", 1954 Werner Bischof è stato fotografo per l'Agenzia Magnum e negli anni '50 del secolo scorso fece il periplo dell'America del Sud per un reportage sui bambini del mondo. Il 1° maggio 1954, gironzolando senza meta, intravede un giovane indio che cammina con passo leggero suonando un piffero. In un battibaleno scatta la foto che però acquista celebrità solo dodici anni dopo, quando diventa una sorta di icona del concetto di invito al viaggio, incarnando, per la generazione degli anni '60 in rottura con la società dei consumi, i valori dei Paesi emergenti del terzo mondo. Comunque, nonostante numerose ricerche, il ragazzino con il poncho non è mai stato ritrovato.
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Omaggio a un grande della fotografia che purtroppo ci ha lasciato Proprio in questi giorni, a Monte Carlo, al Nuovo Museo Nazionale di Villa Paloma, nell'ambito dell'esposizione "Monacopolis", è possibile vedere alcune bellissime fotografie di uno dei suoi ultimi lavori dedicato all''urbanizzazione del Principato di Monaco . Cliccate sul link per vedere il video: http://www.youtube.com/watch?v=WleLM9LqEkY
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A SPASSO CON ME Il Giardino Giapponese del Principato di Monaco La creazione di un giardino giapponese a Monaco era stata voluta dalla Principessa Grace -che amava molto i giardini- e il Principe Ranieri III ha soddisfatto il desiderio della Principessa, purtroppo morta prima che il progetto prendesse forma. Questo magnifico giardino è posto nel cuore del Principato ed è stato progettato, su richiesta del Principe Ranieri III, dall'architetto paesaggista Yasuo Beppu, vincitore del Grand Prix dell'esposizione floreale di Osaka '90. E' strutturato in maniera asimmetrica e molto naturale ma questa "naturalezza" ha richiesto ben 17 mesi di studi preparatorii e la creazione ha posto numerosi problemi tecnici agli addetti ai lavori: problemi legati sia al luogo (è stato realizzato su una spianata di cemento, che non è esattamente l'ideale per un giardino), sia al clima (mediterraneo e dunque poco adatto alle specie vegetali tradizionali