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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

UNA FOTO AL GIORNO: CARTOLINE DA FIRENZE

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Godi, Fiorenza , poi che se' sì grande, che per mare e per terra batti l'ali, e per lo ' nferno tuo nome si spande! Dante, Inferno, Canto XXVI  © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: I PINI DI ROMA

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I pini di Roma è un poema sinfonico  composto nel 1924 da  Ottorino Respighi.  È uno dei capolavori della cosiddetta  trilogia romana insieme a Le fontane di Roma e Feste romane .  Ciascun movimento descrive l'ubicazione di un gruppo di pini in Roma, nel corso delle ore della giornata. La prima esecuzione avvenne al Teatro Augusteo di Roma  il 14 dicembre 1924 sotto la direzione di Bernardino Molinari. (Fonte Wikipedia) Mi permetto di  consigliarvi l'ascolto del poema sinfonico . © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: ANGELI #3

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Ponte Sant'Angelo- Roma- Angelo con la croce, opera di Ercole Ferrata La parola "angelo" deriva dal latino angelus ed ha origine dalla parola greca  ἄγγελος ( pronuncia: ánghelos ), e significa "messo", "messaggero", "servitore".  Attestato nel dialetto miceneo nel XIV/XII secolo a.C. come akero , con il significato di inviato , messaggero ; e, come messaggero degli Dei, il termine "angelo" appare per la prima volta nelle credenze religiose della Civiltà Classica.  Curioso il collegamento tra "angelo" e "angaria": prima che gli angeli biblicamente fossero messaggeri divini e, cristianamente, divenissero i custodi soccorrevoli al fianco di ogni battezzato, nell'impero persiano l' angaro  era il messaggero del sovrano destinato a portare ovunque i suoi ordini: affinché potesse svolgere celermente tale suo compito, era essenziale che le strade fossero costantemente mantenute in efficien

UNA FOTO AL GIORNO: RANUNCOLI ROSA

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Buona Domenica a tutti voi che mi seguite. © Monica Cillario

DIARIO DI UNA FOTOGRAFA: QUANDO PER LA PRIMA VOLTA INCIAMPAI NELLA STORIA

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A Roma, in Piazza Rosolino Pilo, c'è un enorme palazzo; è lì dal tempo del fascismo ed è al tempo del fascismo che in uno di quegli appartamenti si è consumata una tragedia familiare che poi è stata consegnata alla Storia, quella nefasta dello sterminio nazifascista e della deportazione di tanti innocenti, colpevoli solo di essere ebrei, ossia colpevoli di niente. Qualche anno fa, davanti a quel palazzone hanno messo delle pietre di inciampo a ricordo dei membri della famiglia ebrea che venne deportata in massa nei campi di concentramento nazisti e che da quei campi non fece più ritorno, o meglio, tutti non tornarono meno uno.  Fra quelle pietre infatti non c'è  il nome di Piero Terracina e non compare perché lui non è diventato una pietra d'inciampo; Piero Terracina -grazie  Dio, a Jahwe, al Cielo, al Destino, ognuno lo chiami come vuole, non importa- si è salvato. Piero era poco più che un bambino  quando venne deportato con la sua famiglia e fu il solo che u

UNA FOTO AL GIORNO: PRIMO LEVI O LA TRAGEDIA DI UN OTTIMISTA

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"Quando lavorava alla SIVA, Primo Levi amava intrattenersi con Renato Portesi, un chimico del suo laboratorio, sui libri che aveva letto. Un giorno, Levi disse a Portesi che pensava spesso a una poesia di T.S. Eliot, scritta nel 1921 e appartenente alla raccolta La terra desolata . Senza dubbio ignorava che Eliot era decisamente antisemita e aveva posto l'antisemitismo al servizio della sua arte, come nella celebre poesia "Burbank whit a Baedeker: Bleistein with a cigar", nella quale si può leggere: "Le razze sono i piloni del ponte, l'ebreo è al di sotto di tutto questo". I versi che Primo Levi recitava spesso a se stesso avevano per titolo "Il seppellimento dei morti" Aprile è il mese più crudele, generando Lillà dalla terra morta, mischiando Memoria e desiderio, eccitando Spente radici con pioggia di primavera. (...) Che sono le radici che s'avvinghiano, che rami crescono da queste pietrose rovine? Figlio dell'uomo, t

UNA FOTO AL GIORNO: IMMAGINI E PAROLE- JETEZ VOS REVES

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Lanciate i vostri sogni nello spazio come un aquilone, e non sapete cosa vi porteranno, una nuova vita, un nuovo amico, un nuovo amore, un nuovo paese. Anais Nin

UNA FOTO AL GIORNO: IL SILENZIO

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Il mio bar è differente: ogni settimana, insieme a caffè e cornetto, ti regala una perla di saggezza. Dove? A Monteverde Vecchio, uno dei più bei quartieri di Roma. © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: COLORS

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Buon martedì con colori e vitamine, tante vitamine naturali! © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: BUONDÌ

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Svantaggi del non avere un posto fisso con un lavoro dalle 9 alle 17 o 18  dal lunedì al venerdì (o anche fino al sabato): - non avere uno stipendio sicuro su cui contare  a fine mese - non poter chiedere un mutuo in banca - non poter chiedere un prestito in banca - se ti ammali sono cazzi tuoi - fare salti mortali per arrivare alla fine del mese - molto, molto altro ancora... Vantaggi del non avere un posto fisso con un lavoro dalle 9 alle 17 o 18 dal lunedì al venerdì (o anche fino al sabato): - non dover odiare il lunedì, oppure odiarlo ma come si può odiare anche una domenica o un qualunque altro giorno della settimana - bersi tranquillamente un cappuccino, senza fretta, guardando gli altri che lo trangugiano di corsa maledicendo il loro ennesimo inizio settimana - pensare con tranquillità a quello che dovrai fare nelle prossime ore, tanto, male che vada ti autolicenzi per poi autoriassumerti il giorno dopo - riflettere serenamente sul  fatto ch

UNA FOTO AL GIORNO: REGARDEZ AILLEURS

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Buona Domenica a tutti voi che mi seguite. © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO, ANZI NO, UN VIDEO: IL PRESEPE DI MONTEVERDE VECCHIO

Nelle chiese ci sono ancora i presepi e ho scoperto che verranno smontati solo alla fine del mese di gennaio per il semplice fatto che  secondo la tradizione la stella cometa brillò su Betlemme per oltre un mese dopo la nascita di Gesù. Questa cosa l'ho scoparta solo ora, ma, si sa,  non si finisce mai di imparare.  © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: ANGELI #2

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SUGLI ANGELI Vi hanno tolto le vesti bianche, Le ali e perfino l’esistenza. Tuttavia io vi credo, messaggeri. Là dove il mondo è girato a rovescio, Pesante stoffa ricamata di stelle e animali, Passeggiate esaminando i punti veritieri della cucitura. La vostra tappa qui è breve, Forse nell’ora mattutina, se il cielo è limpido, In una melodia ripetuta da un uccello, O nel profumo delle mele verso sera Quando la luce rende magici i frutteti. Dicono che vi abbia inventato qualcuno Ma non ne sono convinto. Perché gli uomini hanno inventato anche se stessi. La voce − senza dubbio questa è la prova, Perché appartiene a esseri indubbiamente limpidi, Leggeri, alati (perché no?), Cinti dalla folgore. Ho udito sovente questa voce in sogno E, cosa ancor più strana, capivo pressappoco il dettame o l’invito in lingua ultraterrena: è presto giorno ancora uno fa’ ciò che puoi. Czesław Miłosz da " Dove sorge e dove tramonta il sole" , in “ Czesław Miłosz,

UNA FOTO AL GIORNO: IL CIOCCOLATO

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Niente da aggiungere. © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: FERITE

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Prendiamo appunti...nel caso il passato ci bussi alla porta. © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: QUELLO CHE LEI CERCA È AL CIMITERO DEGLI INGLESI

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Roma- Cimitero Acattolico Luogo meraviglioso. Messaggero di pietra. Musica celestiale. Tenebrose presenze. Quello che lei cerca è al Cimitero degli Inglesi, degli Artisti e dei Poeti. (Edward Percival Forster, riferendosi al cimitero Acattolico di Roma)

UNA FOTO AL GIORNO: IL VEZZO DELL'IMPERFEZIONE

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Fotografata in una galleria d'arte di  Place de Vosges a Parigi. Ricordo che scattai perché c'era un errore e la foto è  un vezzo: il vezzo dell'imperfezione, un po' come la vita: la vostra è perfetta? Io credo di no, credo che ognuno di noi abbia il suo  "tomorow". © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: STREET ART #2

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Sui muri di Trastevere Buona Domenica a tutti voi che mi seguite. © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: COSE CHE NON RICORDAVO DI AVER SCRITTO

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Cos’è   la vita? Un insieme di meno e di più? Molti neri, qualche bianco, tantissime sfumature di grigio? Qualche   libro letto, molti lasciati a metà? Molti rimorsi e qualche rimpianto? Dei “Tu e io”, con i tu che si alternano e l’io che a volte si smarrisce? Un insieme di “forse era giusto così” ? Un perdersi per poi ricominciare? Banalità e qualche breve istante di originalità? O forse la vita è semplicemente vita ed è bella solo per questo.

DIARIO DI UNA FOTOGRAFA: LE SANTELLE

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Edicola Votiva nella campagna di Greve in Chianti Le Santelle o Edicole Votive sono sparse un po' in tutte le campagne italiane. Quella della foto si trova nella campagna toscana, nei pressi di Greve in Chianti. Ricordo che quand'ero bambina e con i miei genitori  andavo a trovare lo zio di mio papà nelle Langhe, lungo la strada ce n'erano diverse, una in particolare si trovava poco prima di un dosso e la ricordo perché mio padre accelerava per far fare un salto alla macchina e farmi divertire come se fossi su una giostra (non era uno spericolato, infatti non ci è mai accaduto nessun incidente, gli piaceva farmi ridere, tutto qui). A me piacciono le Santelle, proprio perché mi ricordano mio papà e la mia infanzia spensierata. Una cosa che mi sarebbe tanto piaciuto fare è quella di prendermi una ventina di giorni di vacanza da trascorrere nelle Langhe per fotografare tutte le Santelle della zona e raccoglierle in un libro. Sogni nel cassetto, che temo rimarranno

UNA FOTO AL GIORNO: CI SONO POSTI AL MONDO IN CUI...

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Secondo voi cos'è? Il corridoio di una clinica privata? di un teatro? di un grande albergo? Nulla di tutto questo. Ci sono posti al mondo in cui... i sottopassaggi che conducono alla stazione sono puliti come se fossero corridoi di palazzi privati; dove? per esempio nel Principato di Monaco. Roba che per noi comuni cittadini di un altro mondo c'è da rimanere a bocca aperta per lo stupore.  Una nota triste però c'è: non sentirete mai della musica suonata da un musicista che chiede l'elemosina,  e il più delle volte percorrerete tutto il sottopassaggio accompagnati solo dal rumore dei vostri passi.  © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: IMMAGINI E PAROLE- PAPA FRANCESCO

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Siate forti nella tenerezza.   Papa Francesco

UNA FOTO AL GIORNO: CARTOLINE- SALUTI DA L'AQUILA

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L'Aquila- Fontana luminosa, particolare

UNA FOTO AL GIORNO: IMMAGINI E PAROLE- ABATE SYLVAIN

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Seminiamo buoni pensieri, raccoglieremo buone azioni. Abate Sylvain

UNA FOTO AL GIORNO: LA MUSICA È FINITA

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La musica è finita, le feste se ne vanno. Avete già comprato la colomba?  Buona Domenica a tutti voi che mi seguite.   © Monica Cillario

UNA FOTO AL GIORNO: LA BEFANA

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Discesi dal lettino son là presso il camino, grandi occhi estasiati, i bimbi affaccendati. Discesi dal lettino son là presso il camino, grandi occhi estasiati, i bimbi affaccendati a metter la scarpetta che invita la Vecchietta a portar chicche e doni per tutti i bimbi buoni. Ognun, chiudendo gli occhi, sogna dolci e balocchi; e Dori, il più piccino, accosta il suo visino alla grande vetrata, per veder la sfilata dei Magi, su nel cielo, nella notte di gelo. Quelli passano intanto nel lor gemmato manto, e li guida una stella nel cielo, la più bella. Che visione incantata nella notte stellata! E la vedono i bimbi, come vedono i nimbi degli angeli festanti ne' lor candidi ammanti. Bambini! Gioia e vita son la vision sentita nel loro piccolo cuore ignaro del dolore. Guido Gozzano Guido Gustavo Gozzano (Torino, 19 dicembre 1883- Torino, 9 agosto 1916) è stato un poeta italiano.  Il suo nome è spesso associato alla corrente letteraria post-decadente del Crepuscolarismo.

UNA FOTO AL GIORNO: SCRIVANIA #6- NATALE SULLA SCRIVANIA

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In questo periodo, sulla mia scrivania, loro mi hanno tenuto compagnia e mi dispiace che fra pochi giorni dovranno ritornare nelle scatole delle decorazioni di Natale: mi infondevano serenità.  Il periodo natalizio è come un limbo: alcuni cadono in un incubo senza fine, tra parenti che non vorrebbero mai dover vedere, regali da fare, cenoni da preparare e lotte con la bilancia a fine festività e chi più ne ha più ne metta; un tempo anch'io facevo parte di questa schiera di infelici, ma quest'anno invece ho lasciato il gruppo e sono entrata a far parte di quelli che a Natale vengon colti dalla depressione per la mancanza di ciò che un tempo avevano e che ora non hanno più; e certe mancanze nei giorni di Natale si sentono con maggiore intensità (è come un artiglio che ti artiglia il cuore e te lo lacera), ma al tempo stesso, forse per tentare di combattere contro questi ricordi angoscianti, ho cercato di trasformare la depressione in malinconia; e la malinconia è qualcos