UNA FOTO AL GIORNO: UNA NUOVA ALBA

 

Mi piace svegliarmi molto presto, all'alba o giù di lì. Se me lo avessero detto qualche anno fa avrei risposto che no, che mai e poi mai avrei rinunciato a dormire fino a tardi la mattina, impegni permettendo.

Ora invece, potendo scegliere, amo svegliarmi presto e trovo dormire fino a tardi una gran perdita di tempo. 

Il mattino ha l'oro in bocca, mia nonna mi raccontava che glielo diceva sempre sua mamma, che poi sarebbe la mia bisnonna e ricordo che io pensavo che no, che non sarei mai stata come loro... e invece... e invece ora la penso come le donne dalle quali discendo, e va bene così.

Adoro i rumori attutiti e assonnati del primo mattino, il cielo che si accende piano piano, prima di una tonalità trasparente, poi, a poco a poco diventa rosso, con il sorgere del sole; e amo vederne i riflessi sul lago, sbirciando dalla finestra e assaporando l'odore del caffè che si diffonde dalla mia moka.

Sono cose semplici, ma ringrazio Dio ogni mattina per questa semplicità, perché so cosa significa perderla.

Però non sopporto che nessuno mi parli o men che meno mi abbracci e mi consideri... la mattina voglio stare sola con me stessa, nel mio mondo tutto mio e gli altri fuori, via, sciò. 

Una nuova alba è un nuovo inizio, è un po' come una nuova nascita e si nasce soli, così come si muore, soli. Perché, per citare Simona Vinci, "la solitudine assoluta è la verità estrema dell'esistenza, non c'è altro"... almeno non nelle mie albe.

 © Monica Cillario