UNA FOTO AL GIORNO: C'ERA UNA VOLTA LA PROMENADE DES ANGLAIS

foto dall'esposizione Jean Gilletta et la Côte d'Azur




Da più centocinquant'anni  è una delle mete turistiche più ambite dai viaggiatori di tutto il mondo. E ne ha fatta di strada da quando era solo un modesto sentiero che i villeggianti anglosassoni avevano creato intorno agli anni Venti dell’Ottocento. 
Gli inglesi avevano reso praticabile il sentiero per poter passeggiare e conversare godendo al tempo stesso della splendida vista sul mare e queste motivazioni sono attuali ancora oggi, dopo quasi duecento anni.
Nel corso degli anni però, le ville e le piccole pensioni che avevano accolto questi turisti invernali che venivano a svernare al solo della Costa Azzurra, sono poco a poco scomparse quasi tutte, lasciando spazio a hotel di lusso e al Casinò, scelta obbligata per soddisfare un turismo che diveniva lentamente ma inesorabilmente sempre più numeroso, fino a trasformarsi in quello che è ora: un turismo di massa.
Ma fra il prima e il dopo c’è stata una stagione di mezzo (la migliore, forse) nella quale Nizza divenne il salotto d’inverno dell’Europa e la Promenade il suo giardino. 
Sotto i tiepidi raggi del sole invernale si dava appuntamento una società eccezionale, fuggita da grigie e ordinarie cittadine, e in pochi chilometri si concentravano le fortune di mezzo continente europeo.
Fra il Casinò sul mare e il Palais de la Méditerranée, la Belle Époque si mescola agli Anni Ruggenti e  prendono vita  feste e  balli sfarzosi in cui  gli invitati sono tanti  Gatsby e tante Zelda che danzano al suono di orchestrine jazz o zigane, sorseggiando gin-fizz e roteando boa di struzzo.
Di anno in anno allargatasi guadagnando spazio sulla spiaggia e prolungandosi fino al Var, la Promenade  divenne il luogo più chic degli anni Trenta del Novecento, anche dal punto di vista dell’architettura, con i suoi magnifici palazzi in stile art déco, i suoi pergolati e le sue palme che facevano (e fanno tuttora) tanto paesaggio americano.
Limousine e decappottabili sportive e lussuose sfilano sull’asfalto e dai loro sportelli scendono  donne vestite con abiti d’alta moda al braccio di uomini eleganti con cilindro, sciarpa bianca e bastoni con pomi di diamanti, ultimi gentleman di una high society da sogno che verrà poi svegliata dall’incubo delle seconda guerra mondiale. 
Nel primo dopoguerra, in pieno boom economico, sulla spiaggia i gozzi cedono il posto ai pedalò, i mutandoni da bagno vengono sostituiti da  slip e bikini e così sulla passeggiata più famosa del mondo la stagione estiva si aggiunge a quella invernale e la vecchia Europa scopre un mondo nuovo.
Quel mondo nuovo è ormai un mondo antico, un piccolo mondo antico di cui molti hanno, a buon ragione, nostalgia, ma la "Prom", lei, è sempre lì e, come già dissi tempo fa, rimane uno dei luoghi più glamour del mondo. 



©  Monica Cillario

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