Tutto l'affascinava, tutto le sembrava bello, prezioso e incantevole; la vita aveva un gusto nuovo, dolce e aspro, ancora mai assaporato. (Irène Nemirovsky) Mi capita, a volte, che mentre scatto una foto, mi venga in mente una persona, non importa se qualcuno di sconosciuto ai più o di molto famoso. Oggi, mentre mi chinavo per scattare questa foto, ho pensato che mi ricordava la Nemirovsky: forse perché questi fiori, che si affacciano ogni primavera e che sembrano tanto fragili, in realtà sono coraggiosi e molto forti, in quanto sanno anche affrontare il rischio di dover far fronte alle gelate notturne, che in questo periodo sono ancora frequenti; la bella stagione per loro non è affatto una certezza scontata, eppure ti guardano e sorridono, come coraggiosamente sorrideva la Nemirovsky mentre fu costretta a guardare negli occhi l'inverno nazista.