APPUNTI SPARSI: LA BIBLIOTECA RAOUL MILLE A NIZZA

La Biblioteca Raoul Mille, in Place Cherles de Gaulle a Nizza
La vecchia ferrovia del Sud della Francia, ora Biblioteca Raoul Mille -particolare della facciata-



 Passeggiando nei pressi della Piazza Charles de Gaulle a Nizza è inevitabile che la vista non venga attratta da un bellissimo edificio in stile Belle Epoque. Si tratta della vecchia Ferrovia del Sud della Francia, risalente al 1892. 

Ormai in disuso, in un primo momento avevano deciso di abbattere l'intera costruzione per farne non so che, ma di sicuro qualcosa di lontano dalla meraviglia architettonica di questa struttura. 
Fortunatamente la cittadinanza si è ribellata e i nizzardi sono riusciti a far classificare l'edificio come monumento storico, salvandolo così dalla demolizione. Non solo, il Comune ha deciso di ristrutturarlo mantenedo intatto lo stile dell'epoca e lo ha trasformato in biblioteca pubblica, la "Biblioteca Raoul Mille".
Gli spazi occupano la maggior parte dell'area che un tempo faceva parte della sala d'aspetto dei viaggiatori, su una superficie totale di 1500 metri quadri suddivisi in quattro piani. Il pubblico può usufruire gratuitamente di collegamento internet e di tavolette digitali per la lettura di molti volumi, oltre ai DVD e alle riviste e periodici.
Lo spazio è stato dedicato a Raoul Mille, scrittore e giornalista scomparso nel 2012 dopo aver consacrato la sua intera esistenza alla scrittura dividendo con la gente il suo amore per le parole e per l'alfabetizzazione.
Io l'ho scoperta per caso: passando sulla piazza mi ha attratta la bellezza dell'edificio, così ho salito le scale per vedere più da vicino e sono entrata dentro, scoprendo con sorpresa che una vecchia stazione ferroviaria si è trasformata in un luogo che accoglie altri viaggiatori, coloro che attraverso la lettura amano viaggiare con la mente e la fantasia.




Commenti

Post popolari in questo blog

UNA FOTO AL GIORNO: FRA LE FRESCHE FRASCHE

I miei libri per l'estate ⛱ 📚 ☀️ 🍦

UNA FOTO AL GIORNO: DA QUALCHE PARTE È SEMPRE ESTATE