DIARIO DI UNA FOTOGRAFA: QUANDO PER LA PRIMA VOLTA INCIAMPAI NELLA STORIA
A Roma, in Piazza Rosolino Pilo, c'è un enorme palazzo; è lì dal tempo del fascismo ed è al tempo del fascismo che in uno di quegli appartamenti si è consumata una tragedia familiare che poi è stata consegnata alla Storia, quella nefasta dello sterminio nazifascista e della deportazione di tanti innocenti, colpevoli solo di essere ebrei, ossia colpevoli di niente. Qualche anno fa, davanti a quel palazzone hanno messo delle pietre di inciampo a ricordo dei membri della famiglia ebrea che venne deportata in massa nei campi di concentramento nazisti e che da quei campi non fece più ritorno, o meglio, tutti non tornarono meno uno. Fra quelle pietre infatti non c'è il nome di Piero Terracina e non compare perché lui non è diventato una pietra d'inciampo; Piero Terracina -grazie Dio, a Jahwe, al Cielo, al Destino, ognuno lo chiami come vuole, non importa- si è salvato. Piero era poco più che un bambino quando venne deportato con la sua famiglia e fu il solo che uscì vivo da que…
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