I RENCONTRES D'ARLES 2016: UNA ROTTURA NELLA CONTINUITA'



Di Arles, Osservatorio Digitale se n’è occupato a più riprese (l’ultimo in ordine di tempo è  il pezzo “Arles senza i Rencontres”, uscito a febbraio 2016), ma continuare a parlarne non è peccato, poiché questo piccolo paesino della Francia ogni estate dà vita ad uno dei pochi Festival in cui la fotografia è davvero al centro del mondo. Come sicuramente avrete capito sto parlando dei Rencontres de la Photographie, che in questa edizione si presentano particolarmente “incisivi”… a cominciare dai manifesti.
Quest’anno saranno 137 gli artisti esposti, così recita il quadro del programma ufficiale, ma la cifra sarà sicuramente decuplicata, come accade a ogni edizione, dalle centinaia di fotografi presenti nel circuito Off del Festival (che di “off” ha solo il nome, poiché ospita spesso nomi di riguardo, che sono esposti nelle varie gallerie e nei diversi spazi  sia dentro la cittadina che negli incantevoli d’intorni).
Per il secondo anno consecutivo la direzione del Festival è curata da Sam Stourdzé, che questa volta punta a una sorta di rottura nella continuità, a partire dal manifesto, che è una foto al rovescio.
La vera rottura non è però data solo dalle locandine, ma dalla scelta di aggiungere luoghi espositivi: ben cinque nuovi spazi ad Arles e, per la prima volta, tre nuovi spazi fuori, ossia ad Avignone, Nimes e Marsiglia. Clicca per continuare a leggere


©Monica Cillario  ©Osservatorio Digitale 


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