Si può definire propaganda qualunque messaggio il cui scopo sia quello di influenzare il comportamento delle persone a cui è diretto, facendo leva soprattutto sulle loro emozioni”, così è descritto il significato di “propaganda” nel “Dizionario della fotografia” a cura di Robin Lenman per le edizioni Einaudi. Sulla base di questa definizione appare chiaro che la fotografia ben si presta alla propaganda poiché è da sempre in grado di creare immagini che possono essere di forte impatto emotivo, inoltre esiste ancora oggi la convinzione: “la macchina fotografica non mente mai”. Mi domando però come sia possibile che questa idea della fotografia come documento della realtà tout court sia ancora diffusa ai giorni nostri. Perché me lo chiedo?clicca sul link per continuare a leggere il pezzo http://www.osservatoriodigitale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=861:fotografia-e-propaganda-una-lunga-storia-damore&catid=32:osservatrice-romana&Itemid=38