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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

UNA FOTO AL GIORNO: FAMILY

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UNA FOTO AL GIORNO: LA LONGUE ROUTE DE SABLE

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INCONTRI ROMANI: PAOLO DI PAOLO

Paolo Di Paolo, fotografo- Roma, 2016      

UNA FOTO AL GIORNO: GALLERIE D'ARTE

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Roma- Galleria Lorcan O'Neill

INCONTRI ROMANI: PINO STRABIOLI

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Pino Strabioli, Roma 2016 (Polaroid Supercolor 635CL)

UNA FOTO AL GIORNO: LA NOTTE #1

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Roma, Piazza Navona

UNA FOTO AL GIORNO: BUON VIAGGIO E SOGNI D'ORO

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CARTOLINE DA ROMA: FONTANE DI VILLA PAMPHILI

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UNA FOTO AL GIORNO: INTERNO CON GAMBE E CANE

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UNA FOTO AL GIORNO: TRIUMPHS AND LAMENTS

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William Kentridge, Triumphs and Laments, Roma (particolare)

UNA FOTO AL GIORNO: SANDRA

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UNA FOTO AL GIORNO: SPQR #4

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UNA FOTO AL GIORNO: FINISSAGE

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Finissage di Tea Falco alla Galleria Pio Monti, Roma 2013

UNA FOTO AL GIORNO: CAT

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INCONTRI ROMANI: GERALD BRUNEAU

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Gerald Bruneau, fotografo- Roma, aprile 2016

UNA FOTO AL GIORNO: NOVECENTO O DELLA NOSTALGIA

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UNA FOTO AL GIORNO: MIAO

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UNA FOTO AL GIORNO: SANDRA

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UNA FOTO AL GIORNO: VINTAGE

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SMILE FOR WHY? EZIO BOSSO

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  Ci vogliono più muscoli per fare un sorriso che per muovere un piede e i sorrisi avvicinano molto più dei passi  Ezio Bosso   Come ho più volte detto, a volte, non sempre, quando scatto una foto, capita che mi venga in mente una persona, non importa se qualcuno di sconosciuto ai più o di molto famoso . Ieri sera, mentre "rubavo" questo scatto, ho pensato ad una frase di Pasolini che dice: qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori? Ezio Bosso fa battere entrambi: il musicista fa battere le mani, l'uomo fa battere i cuori. Ascoltarlo è cibo per l'anima, credetemi.    

UNA FOTO AL GIORNO: 12 APRILE 2016

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UNA FOTO AL GIORNO: ELSA

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UNA FOTO AL GIORNO: SENZA TITOLO #3

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UNA FOTO AL GIORNO: ROSA, ROSAE

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UNA FOTO AL GIORNO: APRILE È IL PIU' CRUDELE DEI MESI

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I. La sepoltura dei morti Aprile è il più crudele dei mesi, genera Lillà da terra morta, confondendo Memoria e desiderio, risvegliando Le radici sopite con la pioggia della primavera. L’inverno ci mantenne al caldo, ottuse Con immemore neve la terra, nutrì Con secchi tuberi una vita misera. L’estate ci sorprese, giungendo sullo Starnbergersee Con uno scroscio di pioggia: noi ci fermammo sotto il colonnato, E proseguimmo alla luce del sole, nel Hofgarten, E bevemmo caffè, e parlammo un’ora intera. Bin gar keine Russin, stamm’ aus Litauen, echt deutsch. E quando eravamo bambini stavamo presso l’arciduca, Mio cugino, che mi condusse in slitta, E ne fui spaventata. Mi disse, Marie, Marie, tieniti forte. E ci lanciammo giù. Fra le montagne, là ci si sente liberi. Per la gran parte della notte leggo, d’inverno vado nel sud. Quali sono le radici che s’afferrano, quali i rami che crescono Da queste macerie di pietra? Figlio dell’uomo, Tu non puoi dire, né immaginare,

UNA FOTO AL GIORNO: STUDIO D'ARTISTA -PARTICOLARE-

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Studio di Luigi Ontani- particolare-

UNA FOTO AL GIORNO: L'AQUILA

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UNA FOTO AL GIORNO: ARTE IN CORSO

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UNA FOTO AL GIORNO: SPLASH

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UNA FOTO AL GIORNO: QUANTO SEI BELLA ROMA QUANDO È SERA

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UNA FOTO AL GIORNO: SENZA TITOLO #2

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UNA FOTO AL GIORNO: 1 APRILE 2016

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