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Visualizzazione dei post da novembre, 2014
UNA FOTO AL GIORNO: VISTI DA DIETRO: LA RAGAZZA CON IL LEVRIERO
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ARTISTI A NIZZA: JACQUES PREVERT E LES ENFANTS DU PARADIS
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Nizza, scorcio del faro visto dalla Promenade des Anglais In un’intervista che apparve su “Samedi-Soir” nel maggio 1946, Jacques Prévert affermò che il soggetto del film “ Les Enfants du Paradis ” di Marcel Carné, con Arletty, Jean-Louis Barrault, Pierre Brasseur e Marcel Herrand, venne trovato proprio sulla Promenade des Anglais. Nell’intervista, Prévert dice che fu Jean -Louis Barrault, in un caffè di Nizza, che propose l’idea, a lui e a Carné, di fare un film sui funamboli, la pantomima, il Boulevard du Crime, eccetera. Le riprese iniziarono il 16 agosto 1943 agli studi della "Victorine" a Nizza, ma dopo poco un telegramma di Vichy ordinò all’intera troupe di ritornare a Parigi perché era imminente uno sbarco degli alleati a Genova. Non accadde nulla in realtà, però le riprese non continuarono fino all’anno successivo. Malgrado questa interruzione e le difficili condizioni di lavoro, il film, che verrà presentato al pubblico solo nel marzo 1945, rima
UNA FOTO AL GIORNO: CHORALE PAROISSIALE CECILIA
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A SPASSO CON ME: NICE, LE TEMPLE DE L'AMOUR
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Tempio dell'Amore Avenue George Sand, a Nizza, ospita Parc Chambrun, un bellissimo giardino pubblico in cui svetta le Temple de l’Amour (il Tempio dell’Amore). Questo Tempio, chiamato a volte anche Tempio di Vesta o Tempio di Diana , ha una sua storia. Un tempo i giardini del Parc Chambrun erano un’area verde privata, che faceva parte del castello, oggi scomparso, di proprietà di Jean Dominique Pineton de Chambrun . De Chambrun era un sociologo e un uomo politico che verso il 1876 si installò a Nizza ed acquistò la proprietà dalla famiglia Cais de Pierlas, che utilizzava l’area come giardino botanico e come zona agricola. Il conte de Chambrun affidò la creazione del parco ai fratelli Buhler. Nel 1885 chiese all’architetto nizzardo Philippe Randon di costruire un chiosco per la musica. L’architetto disegnò così il Tempio dell’Amore, la cui costruzione durò ben 5 anni e il cui costo fu di un milione di vecchi franchi dell’epoca. Il c
UNA FOTO AL GIORNO: MORIRE, DORMIRE, SOGNARE FORSE
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UNA FOTO AL GIORNO: LA CHAISE BLUE
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Sabine Géraudie Sabine Géraudie Si chiama “La chaise blue” ed è stata inaugurata lo scorso ottobre a Nizza, sulla Promenade des Anglais. E non poteva esserci luogo più adatto, poiché le famose sedie blu sono il simbolo della Promenade più famosa del mondo. L’opera è stata creata da Sabine Géraudie , conosciuta come “SAB” e, come lei stessa ha affermato, “ è la realizzazione di un sogno: fare della “sedia blu” la Tour Effeil di Nizza”. In bella mostra dinnanzi alla Baia degli Angeli, quest’opera si aggiunge alle “9 linee oblique” di Bernar Venet e alla Statua della Libertà di Bartholdi, entrambe poste sulla Promenade, precisamente all’altezza di quai des Etats-Unis. Christian Estrosi, sindaco di Nizza, l’aprile scorso acquistò la sedia ad una compagna di lista, per una cifra superiore ai 30000 euro e questo fatto a suo tempo suscitò alcune polemiche nel consiglio municipale: tutto il mondo è paese. Polemiche a parte, l’opera ha un buon impatto visivo e non po
EDWARD STEICHEN
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Edward Steichen è autore di uno degli scatti più pagati al mondo. Ma chi era Edward Steichen? Quest’anno ricorre il centenario della prima guerra mondiale. Il conflitto del 1914-1918 vide impegnati sul fronte anche i primi fotografi di guerra della storia e fra questi Edward Steichen . Steichen, lussemburghese di nascita, venne poi naturalizzato statunitense: la sua famiglia emigrò infatti negli Stati Uniti agli inizi del Novecento, quando lui aveva pochi anni. Clicca qui per continuare a leggere
UNA FOTO AL GIORNO: LE CORBEAU
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Le corbeau (testo di Edgar Allan Poe, tradotto da Cherles Baudelaire) « Une fois, sur le minuit lugubre, pendant que je méditais, faible et fatigué, sur maint précieux et curieux volume d’une doctrine oubliée, pendant que je donnais de la tête, presque assoupi, soudain il se fit un tapotement, comme de quelqu’un frappant doucement, frappant à la porte de ma chambre. « C’est quelque visiteur, — murmurai-je, — qui frappe à la porte de ma chambre ; ce n’est que cela, et rien de plus. » Ah ! distinctement je me souviens que c’était dans le glacial décembre, et chaque tison brodait à son tour le plancher du reflet de son agonie. Ardemment je désirais le matin ; en vain m’étais-je efforcé de tirer de mes livres un sursis à ma tristesse, ma tristesse pour ma Lénore perdue, pour la précieuse et rayonnante fille que les anges nomment Lénore, — et qu’ici on ne nommera jamais plus. Et le soyeux, triste et vague bruissement des rideaux pourprés me pénétrait, me rempliss
FABRIZIO LA TORRE, IL MONDO NEGLI ANNI '50
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Monte Carlo rende omaggio ad uno dei nostri fotografi italiani, testimone di un’epoca ormai sparita ma non per questo dimenticata. Sto parlando di Fabrizio La Torre, l’antitesi del paparazzo. Eh sì, perché La Torre ha immortalato gli anni ’50 del secolo scorso, ma non quelli della Dolce Vita, bensì quelli della quotidianità, evocando, con i suoi scatti, la realtà di tutti i giorni, probabilmente meno glamour rispetto alla via Veneto felliniana, ma sicuramente interessantissima sotto il punto di vista della documentazione. (clicca per continuare)